BEPI RUOTOLO
Nato a Treviso nel 1936, del 1974 commerciante di articoli
sportivi e abbigliamento.
Sportivo per…..
Passioni sicuramente, dopo aver iniziato come calciatore,
sono passato allo sci alpino, ma una caduta durante i campionati
provinciali di gigante mi ha costretto ad un anno di inattività. Comincia
in quel periodo, più precisamente verso gli anni ’68-’70 a nascere lo sci
di fondo come sport.
Ma quanti eravate?
Eravamo un gruppetto, una decina circa.
Alcuni nomi
Gastedello Atonio scomparso recentemente, Pietro De Broi,
Pietro Piutti, Ettore Barel e poi altri che si vedono in questa foto
pubblicata recentemente sui giornali. Ci ritroviamo infatto ogni tanto per
ricordare un periodo storico che ha prodotto la nascita dello sci di fondo
come sport di massa nella provincia di Treviso.
Gare e ricordi particolari…
Le cinque marcelonghe, le prime in alternato con gli sci di
legno, piste approssimative, poi Pustartaller, Dobiacco cortina, le Mille
Grobbe, la Pizzolada gara di sci alpinismo che ora non si disputa più. Un
altro divertente ricordo, una fiat cinquecento che si rompe a Longarone
invece di portarci fino a Carbonin, Franco Visentin che butta giù dal
letto un meccanico, riparazione alla buona e via veloci per arrivare
giusti in tempo alla partenza, fra l’altro fu unottima gara.
Sci di fondo a Oderzo…
Ho fondato assieme ad alcuni amici il primo sci club
denominato sci club cai, promovemmo il settore sci organizzando gite con
il mio negozio come punto di riferimento.
Pattinato o alternato?
Alternato senza dubbio
Località preferite….
Enego, Melette, Campo Mulo, Asiago in genere.
E lo skiroll…
Anche qui sono stato un precursore, all’inizio lo usavo
solo come preparazione alla marcialonga, ho affrontato i 70 km della gara
con 50 km complessivi di allenamento sulla neve, ed il resto (non tanti
per la verità) sullo skiroll.
E le gare con lo skiroll
Tutte quelle più impotranti, le prime due skirollonghe in
Val di Fiemme, poi le altre tre edizioni sul Montello, poi tante altre,
Feltre, Croce D’Aune, le gare in Alpago, i campionati italiani ad Oderzo
ecc…
Più atleta o più amatore?
Pur facendo gare agonistiche non mi sono mai considerato e
impegnato al 100% per il solo agonismo fine a se stesso. Il grande amore
per la montagna, le escursioni senza l’ansia da gara mi danno sempre un’
alternativa altrettanto soddisfacente.
Era meglio una volta oppure…
Decisamente ora perché il materiale, lo stato delle piste e
anche soprattutto la cultura sportiva sono migliorati enormemente, mi
viene in mente una marcialonga che un gruppo di atleti sono riusciti a
convincermi a far colazione alle cinque del mattino con bistecca e uova,
le piste poi se non avevi le papere di un diametro quasi di 20cm affondavi
il braccio nella neve fino al gomito. Mi ricordo che durante una gara mi
si ruppe uno sci, cosa non rara, e un altro concorrente evidentemente
molto stanco mi cedette uno dei suoi giustificando così il suo ritiro.
Metodi di allenamento
C’è una nuova moda che prevede di camminare in montagna
aiutandosi con i bastoncini, ha il suo bel nome in inglese, in verità io
lo facevo gia trentacinque anni fa, ma ti dirò di più, già anticipammo in
quel periodo le moderne macchine da palestra: bastavano due camere d’aria
di bicicletta attaccate ad un albero e tirate con le braccia per simulare
il movimento del passo alternato.
Come si concilia la passione sportiva in famiglia?
Per quel che mi riguarda sono stato fortunato, mia moglie
mi ha sempre seguito portandosi appresso quattro figli, comunque anche lei
è una sportiva. Attualmente trovo vantaggioso arrivare sulle piste di buon
ora quando c’è ancora poca gente e la montagna è ancora più bella. Per
fare i miei 20-30km e ritornare a casa con ancora tutto il pomeriggio
libero per la famiglia.
Per il futuro?
Quello che viene è tutto buono, speriamo che la salute mi
assista sempre, ci vediamo sulla neve!
Giuliano Settembre 2005
|