TESSERE DI STORIA DE LA COLFRANCULANA
Quando si trattò di definire con un nome
il gruppo che 35 anni (erano i mitici anni ‘70 ricordate? Quelli in cui
ogni cosa andava rinnovata Tra quelle anche lo sport) coagulava le
persone intenzionate a impegnarsi insieme su un progetto di
valorizzazione di Colfrancui a partire dallo sport e dal movimento ,
prevalse su altre ipotesi “ La Colfranculana”.
Il
nome richiamava in modo originale il paese “ di nascita” e, nel
proporsi al femminile, presentava una concezione più partecipe e attenta
al benessere
( in
definitiva più “al femminile”) della motricità e dello sport.
La
scelta del marchio fu consequenziale; fu realizzata l’immagine di una
donna in movimento, orgogliosa e libera
anche se di antiche radici, come indica il tratto di scuola veneziana.
La
fondazione ella società fu fatta con un atto notarile, atto pagato dai
sottoscrittori un tanto a testa. Fu un costo non da poco ma segnò la
nostra storia perché ci permise di muoverci sempre in modo “regolare e
alto”. Scelta lungimirante quindi.
Il
gruppo si interessò inizialmente del mondo dello sport non agonistico e
delle marce non competitive: allora erano una novità, così come era una
novità il rapporto “soffice” con il territorio, un rapporto basato
sulla coesistenza e non sulla contrapposizione. Intanto cresceva tutto
il movimento del mondo del podismo non agonistico. Oggi è normale fare
footing, trent’anni fa era da originali, o peggio. Il Veneto non è New
York
Con il
passare degli anni, piano piano la società crebbe molto occupandosi di
diversi sport e dedicando le proprie energie anche al volontariato
sociale ma non ha mai rinunciato alla elaborazione di idee e alla ricerca
di modalità originali di espressione .
Ci si
occupò abbastanza presto di sci di fondo. La Colfranculana fu la prima a
portare questo sport nell’opitergino Poi vennero lo skiroll, ( altra
novità ) disciplina- colonia dello sci di fondo, e altro Furono
organizzate proprio qui a Oderzo diverse gare di skiroll, compresi diversi
Campionati Italiani.
E
l’aspetto economico ? Bene, ogni attivo finiva in cassa, ogni passivo
veniva ripianato di tasca propria dai soci. Oggi, nell’Italia del 2007,
pare incredibile, ma è vero. Nel nostro Dna è stato presente da sempre
un pilastro: il disinteresse personale Il socio benemerito Renato Z.
sintetizzava così la problematica:
“ Qui
la paga consiste in.. un piede nei coglioni. Ma se qualcuno ha esigenze
particolari ....il doppio”
Ci
sono poi le iniziative specifiche che oggi andrebbero sotto la voce
“volontariato”. .La Colfranculana da 3 decenni appoggia economicamente
il CRO di Aviano. Da altrettanto tempo portiamo avanti un’ originale
formula di festeggiamenti natalizi per bambini, anziani e malati di
Colfrancui.
Ma
torniamo alle manifestazioni podistiche, skirollistiche e fondistiche
(Queste ultime in montagna. A Colfrancui non ci sono montagne , solo una “Mutera”.
Ma questa è un’ altra storia)
Allora: per decenni abbiamo organizzato 2 o 3 marce non competitive
all’anno almeno una gara di sci di fondo e di skiroll.. L’occuparsi di
sci di fondo portò all’organizzazione di corsi di ginnastica presciistica
e a scuole sci.
Ma c’è
anche dell’altro La Colfranculana aveva bisogno di una sede ( sala
riunioni, magazzino …) e quindi dopo varie peregrinazioni si stabilì in
un edificio scolastico dismesso. Quando avevamo finito di sistemarlo
dovemmo lasciarlo causa privatizzazione. Decidemmo allora di
costruirci una sede nostra Questa fu realizzata negli impianti
sportivi di Colfrancui Anche quelli erano stati nati per ( lunga e
faticosa ) opera nostra: dapprima il campo di calcio poi gli spogliatoi,
infine i fari e le tribune. I soldi? In parte nostri, in parte pubblici,
qualcosa anche da amici ed estimatori ( eh, si) Il lavoro? Nostro
Occuparci di calcio amatoriale è stato consequenziale Oggi questo
settore va un po’ per conto suo, anche per agilità gestionale ma la
responsabilità giuridica e l’indirizzo “ strategico “ appartengono alla
Colfranculana.
Abbiamo qui tralasciato, per brevità, di parlare del tiro con l’arco o
del duathlon, che ci hanno temporaneamente coinvolto.
C’è
poi la partecipazione alla numerose marce non competitive che si svolgono
dappertutto in ogni domenica dell’anno. Sarebbe qui forse il caso di
raccontare come si possa imparare a conoscere e apprezzare luoghi belli e
nascosti, paesi
isolati, paesaggi ancora naturali. E persone. Ci vogliono anni ma
questo è ciò che è accaduto a molti di noi.
Un
gruppo si è interessato al podismo agonistico e poi alle maratone,
italiane e no : Treviso, Venezia, Torino, New York, Copenhagen …
Con il
passar del tempo il gruppo fondatore ha perso qualche elemento ( uno è
diventato deputato, altri sono passati a miglior vita) ma ,
fortunatamente, altri si sono aggiunti e quindi siamo ancora qui . I
collanti che ci tengono assieme sono diversi: l’amore per lo sport, la
consapevolezza, la voglia di fare insieme agli amici , l’impegno,…
Certamente questa impresa ci piace e ci coinvolge Certa ribalderia
giovanilista è ormai alle spalle, ora siamo più seri, ma siamo ancora
capaci di divertirci e di guardare avanti.
Fra le
tante idee forse la più originale è stata quella di acquistare una
vecchia casa in una bella isola della costa dalmata per farne la sede
estiva della società. Chissà se siamo ancora in tempo…………..
Manca
ancora un sacco di notizie , ma è finito lo spazio
|