"Tutti ci ritroviamo su questa
terra con un’abbonante provvista di speranze, capacità e attese. Molti
vivono, la propria vita, senza mai scoprire come superare gli ostacoli e
senza conoscere là soddisfazione che si ha nel superarli Con
determinazione, pazienza e perseveranza possono trasformarvi in un
corridore e in questo processo, conseguire una vita più salutare e
produttiva". Così Jeff Galloway ex olimpionico statunitense conclude
l’introduzione al suo libro completo della corsa; stampa- to in Italia
dalle Edizioni Mediterrane e in queste parole c' è anche quel pizzico di
retorica tipico di un popolo: quello americano appunto che nella
Costituzione ha sancito il diritto alla ricerca della felicità. E' certo
comunque, e Gal- loway n’è convinto, che correre non solo fa bene, ma
aiuta a stare meglio. Sicuramente bisogna superare la difficile fase in
cui, ricorda ancora Galloway, tende a prevalere la legge di Newton quindi
un corpo in riposo tende a restare in riposo. Ma poi, una volta entrati
nel meccanismo è in pratica impossibile smettere. Vediamo che cosa
scrivono a questo proposito anche Furio Oldani e Igino Floris nel libro
Correre, edito dalla De Vecchi. I benefici sono sia per il corpo che per
la mente. "La corsa scrivono, riduce la frequenza cardiaca a riposo,
aumenta la capacità vitale dei polmoni, migliorando anche
l’ossigenazione dei tessuti". Da non sottovalutare poi che se si
pratica uno sport, ci si ammala di meno e come "l’aumentata
efficienza fisica si riflette anche sulla sfera sessuale". La corsa
svolge anche un'azione benefica nei confronti dell'ipertensione e sì
"oppone" all'insorgere di stress psichici, poiché permette di
scaricare le tensioni nervose. E sempre secondo quanto scrivono Oldani e
Floris nulla è più rilassante di una corsa, qualche chilometro in un
ambiente piacevole dona serenità all’animo, aumenta l’equilibrio e la
stabilità emotiva. In ogni caso tutti possono correre e in tutte le
stagioni e l'età non è certo un problema. Può essere citato l'esempio,
dell'anziana settantottenne americana, che domenica 25 ottobre è riuscita
a concludere la maratona di Venezia entro il tempo massimo previsto. E
soprattutto tra i 50 e i 70 anni la mortalità è, tre volte minori degli
sportivi rispetto ai sedentari. Insomma, senza, necessariamente puntare
alla maratona, basta correre almeno un'oretta, tre volte la settimana per
sentire subito beneficio e magari per chi è in sovrappeso, cominciare a
perdere qualche chilo. Enrico Arcelli; medico sportivo e autore del
fortunato libro "Correre è bello" edito da Sperling e Kupfer,
sottolineà in particolare l’aspetto ludico e divertente dell’attività
podistica. "La ragione principale per la quale molti corrono - scrive
Arcelli, è perché una volta che hanno superato l' impatto (quello di
piedi pieni di vesciche e muscoli duri e do- lenti)' la corsa dà loro
sensazioni molto piacevoli". "Ma sottolinea ancora Arcelli,
l’abitudine alla corsa è anche un ottimo mezzo per prevenire alcune
malattie, soprattutto quelle cardiocircolatorie e, fra queste, l' infarto.
Concludiamo infine con un' altra citazione dal bellissimo libro di
Galloway su come aiutare qualcuno a comminciare a correre. "Non,
mettetevi a far prediche in giro. Se avete conseguito di recente un
notevole mutamento della vostra salute e nel vostro modo di vivere, è fin
troppo facile salire sul podio e farla parte del corridore rinato. I
vostri amici e conoscenti sapranno da soli quando è arrivato il loro
momento. Cercare di portare un amico pigro a correre è come parlare ai
sassi".
Pietro Ruo
Tratto
dal periodico
"Sportinsieme"
|