Il 26 maggio 2002
si è svolta la 28° edizione de “La Colfranculana”
Per
chi ha organizzato questa
manifestazione praticamente dalla sua nascita negli ormai lontani anni
’70 ( nel millennio
precedente. Terrificante, no?) si tratta di un’altra gratificante tappa
di un itinerario sportivo impegnativo e onorevole.
Per chi è arrivato di recente nella nostra congrega, l’organizzazione
della manifestazione ha comportato la scoperta di ansie e stupori perché
l’impegno è
di
rilievo. Paradossalmente l’apporto di idee ed energie ha fatto si che
anche i veterani si siano sentiti ringiovanire.
Tuttavia non ringraziano apertamente i pivellini, forse per non
sembrare troppo mollaccioni.
Quello che importa in realtà
è che, per chi si interessa al mondo del podismo, agonistico o non
agonistico, l’appuntamento dell’ultima domenica di maggio è a
Colfrancui di Oderzo, provincia di Treviso.
Fra parentesi servirebbe un punto di riferimento notorio, in modo da poter
indirizzare il viandante dicendo :<< Vicino al monte tale, al
castello talaltro >>
oppure < E’ il paese dei questa pietanza o di questa usanza
…> Qui purtroppo Colfrancui pecca di
poca visibilità .
Si potrebbe proporre , come suggerito da più parti, di porre in rilievo
le virtù nascoste ( ehm)
degli indigeni, (non possiamo essere più espliciti:
il sito è accessibile a tutti ) ma
ci sono pareri discordi in proposito e quindi non se ne farà
niente.
Tornando agli aspetti cronachistici della manifestazione podistica del 26
maggio
vale
la pena di fermarsi su una novità rispetto al passato
Questa volta si è intrecciato l’aspetto agonistico con quello non
competitivo.
In passato la manifestazione era incentrata su 4 percorsi da 6 , 11, 21 e
42 Km
Ognuno poteva trovare il “suo” percorso
senza stravolgimenti e
fare del moto,
in sintonia con il detto
<
Altrove , se corri in
compagnia devi smettere di conversare per continuare a correre.
Qui, smetti di correre per continuare a conversare >
Quest’anno si è deciso di far svolgere
una mezza maratona riservata ad Amatori iscritti alla FIDAL . Inizialmente
si pensava a un circuito disegnato
negli immediati dintorni di Colfrancui,
ma la presenza di case
e strade è stata un ostacolo
insormontabile, quindi si è scelto di
utilizzare il percorso previsto per i 21 Km
dei marciatori .
Tutto ciò
era stato deciso all’inizio di quest’anno. Si è passati
quindi alla fase
esecutiva. Prima di tutto la pubblicità: abbiamo realizzato un dépliant, rivolto
agli appassionati e un manifesto, indirizzato a una più vasta platea di
marciatori saltuari.
Però anche quest’anno si vota e molti
dei nostri manifesti sono finiti sotto
un simbolo di partito. <Ma non è corretto> dirà il lettore. Certo.
E allora?
Parliamo d’altro. Ci sono voluti 2 mesi di lavoro paziente e raffinato
del nostro ranger ( si chiama Bortolo
) per selezionare oltre 80 Km di
percorsi . Che fosse suolo pubblico o che si trattasse
di terreni privati c’era un
permesso da chiedere, un nulla osta da ottenere,
in qualche caso una paziente opera di convinzione
da dispiegare.
A
proposito dei percorsi oggi sembra normale
correre in
abbigliamento sportivo per i campi, ma
qualche decina di anni fa era una novità.
Chi scrive ricorda ancora un
contadino che si era posto sulla porta della cucina con il tridente in
mano dopo di aver fatto
entrare in casa moglie e figli. Ci apostrofò
<Ma voi… siete governativi?>
Avevamo un po’ di
frecce in spalla ed eravamo in tuta. Ci aveva scambiato per quelli dell’
Agip o delle autostrade .
Identificati i percorsi bisogna attrezzarli di
opportuna segnaletica, di punti di ristoro e controllo,
di postazioni radio, di personale di assistenza stradale di, di,
di,…
Questo è un lavoro che si organizza nelle 2 settimane precedenti la
manifestazione e che si pone in atto tra il sabato e la domenica mattina
prestissimo. Non ci sono santi :
( pardon, non ci sono
eccezioni. Santi ce ne sono ) ogni
chilometro di percorso va segnato e poi controllato
e ricontrollato : un buontempone o un vandalo
possono rovinare settimane
di lavoro.
Per
tornare alla novità di quest’anno, la “ Maratonina della Mutera” ha
richiesto cure particolari perché , ad esempio
richiedeva degli
specifici giudici di gara assegnati
dalla FIDAL , classifiche e tempi.
Fate caso a quest’ altro aspetto: un
marciatore sa che, sulla
strada, lui non ha
particolari privilegi e che deve comunque rispettare il Codice della
Strada.
Il podista ha un atteggiamento diverso: lui è un agonista, un atleta,
pensa a correre veloce e non fa caso al paesaggio o al traffico.
Sbaglia, ma vaglielo a dire dopo 20 Km di corsa!
Alla “Colfranculana” quest’anno
nessuno si è fatto male. Non è poco.
Ma la “Colfranculana” non è solo questo Vi sono molti altri
aspetti altrettanto fondamentali.
Con legittimo orgoglio affermiamo
che ogni settore, ogni incarico viene gestito come un onore e non
come una corvèe .
Di questo e di molto altro vi
parlemo nella prossima puntata. Vi riveleremo tra l’altro, come si
distribuiscono gli incarichi. Scoprirete
le manovre messe in atto per accaparrarsi
una persona o un incarico, i trucchi più
raffinati per farsi assegnare
a un servizio nei paraggi del barbecue o della mescita bevande e
molto altro.
A
presto. |