La maratona
di
Torino 2003 |
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Entusiasmo, impegno e simpatia sono di certo gli ingredienti che animano gli
atletici amici de "La Colfranculana".
Insieme a loro, in occasione della tredicesima edizione della Maratona di
Torino, ho trascorso un piacevole week-end all'insegna del buonumore e del
sano divertimento. |
L'avventura ha avuto inizio sabato 12 aprile, nelle prime ore del mattino.
Ad accompagnarci durante il lungo viaggio in corriera è stato un tempo
uggioso, che nonostante qualche goccia di troppo si è rasserenato non appena
raggiunto il capoluogo piemontese.
Torino è una città di antiche origini. Deve il suo nome ai Galli Taurini,
tribù di stirpe ligure, che sul finire del I secolo A. C., è il caso di
dirlo, si
accampò nella terra tra il Po e la Dora. Sebbene siano passati molti secoli,
il nucleo centrale della città conserva ancora la pianta a scacchiera
dell'accampamento romano (il castrum) fatto costruire da Augusto.
Durante la nostra breve ma intensa permanenza nella capitale sabauda abbiamo
colto l'occasione di visitare la magnifica Chiesa di San Lorenzo (gioiellino
di architettura barocca del Guarini), il Duomo con la
famosa (ex) Cappella della Sindone e l'altissima Mole Antonelliana. Ai
nostri occhi inoltre non sono di certo sfuggite le bellissime facciate di
Palazzo Madama e Palazzo Reale né, tanto meno, i vari monumenti equestri di
memoria storica e mitologica disseminati per le piazze.
Altro vanto della città di Torino è senza dubbio il Museo Egizio, il primo
al mondo per data di fondazione (nel 1824, dopo la spedizione napoleonica in
Egitto) e il secondo per importanza dopo quello del Cairo.
Corredi funebri, sarcofagi autentici, corpi mummificati, papiri decorati da
strani geroglifici sono stati i preziosi tesori che abbiamo ammirato in
questo "archivio dell'antica civiltà dei faraoni". Ci sarebbero tante altre
cose da raccontare...per il momento però lasciamo da parte gli aspetti
storico -
culturale (...pur sempre interessanti, si sa!) e sveliamo qualcosa sulla
giornata della maratona, tenutasi domenica 13 aprile.
E' inutile dire che la mattina i partecipanti erano piuttosto trepidanti ed
elettrizzati all'idea della corsa. C'era chi indaffarato con gli ultimi
"accorgimenti tecnici" si appiccicava cerottini vari per il corpo, chi
spalmato di "cremine" profumava l'intera corriera e chi, quasi pentito,
mormorava ad
alta voce: "chi me lo fa fare!"... Effettivamente 42 km (e poco più) non
sono una passeggiata da tutti i giorni!!
Niente e nessuno però ha distolto i nostri campioni dal loro obiettivo.
Alla partenza, nei pressi del Palavela, si percepiva un'atmosfera carica di
tensione e adrenalina; sorrisi, battute scaramantiche, pacche amichevoli
erano i tentativi di incoraggiamento indirizzati agli atleti pronti ad
iniziare la lunga marcia tra le strade dell' hinterland torinese e i viali
alberati della città.
Grandi l'impegno e la prestazione degli atleti de "La Colfranculana", che
dopo ore di fatica hanno tagliato trionfanti il traguardo, tradendo con un
sorriso una sensazione di sana soddisfazione.
Il momento dell'arrivo è stato emozionante anche per chi, come me, non ha
partecipato alla corsa e ha accolto con applausi e gridolini d'incitamento
gli
amici maratoneti. Non dimentichiamo poi l'altro stoico gruppo di podisti
che ha partecipato -a rischio disidratazione- alla non competitiva di 10 km.
Già, già...non un solo ristoro, di alcun genere, era stato allestito lungo
il
percorso...altro che i banchetti luculliani de "La Colfranculana"!
Concludo ringraziandovi e congratularmi con tutti voi (e in modo particolare
con Fiorella, che ha organizzato in modo impeccabile la trasferta a Torino)
per l' entusiasmo coinvolgente e la sportività che vi contraddistingue!
A presto
Emanuela |
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