Racconti
di viaggio : Maratona delle Acque
Sabato 13
maggio ore 5.45, è giunto il momento, assonnati ma puntuali come un
orologio svizzero si parte. La nostra meta, dopo una sosta di piacere e
cultura ad Assisi, è la città di Terni dove l’indomani si correrà la
Maratona delle Acque.
Il clima in
pullman è ancora molto tranquillo, tutti cercano di prolungare il sonno
così presto interrotto, ma dopo la fermata d’obbligo a Pomposa per il
caffè ed acquisti vari cominciano a farsi sentire le prime battute, i
primi scherzi tanto da trasformare l’aria sonnacchiosa di prima in
ilarità e gioia generale.
Così tra
frizzi e lazzi arriviamo ad Assisi all’ora di pranzo. Consumiamo in
nostro pranzo a tempo di record e poi via tra le viuzze storiche di Assisi
per la visita ai monumenti principali fino alla Basilica Superiore. Qui è
d’obbligo entrare per ammirare i magnifici affreschi ed l’imponente
restauro appena terminato dopo il crollo avvenuto in seguito al terremoto
del 1997.
Dopo un
piccolo disguido e successiva discussione sul nome del parcheggio per il
ritrovo, si riparte alla volta della nostra destinazione definitiva dove,
in serata, ci attende la Festa del Podista con cena offerta
dall’organizzazione, musica popolare ed il gruppo folkloristico “la
Racchia”.
La serata si
conclude con un caffè in centro e poi tutti a dormire per essere in forma
l’indomani.
Dopo un buona
dormita tutti pronti e scalpitanti per dare sfogo alle proprie velleità
agonistiche, chi si cimenterà nella 21 km., chi nella passeggiata di 10 km
ed i meno allenati nell’escursione di 2 km sui sentieri della cascata.
La Maratona
delle Acque è piuttosto dura (purtroppo l’ho scoperto solo dopo averla
conclusa):
si parte dal
centro dal centro di Terni e dopo quasi 7 chilometri di leggera salita si
giunge al parco delle Cascate delle Marmore. Qui comincia la parte più
interessante: si risale, infatti, il sentiero che costeggia la cascata
fino al paese di Marmore posto alla sommità del colle. Il sentiero è per
lo più composto da scalinate in legno sulle quali di fatto è impossibile
correre, perché, altre alla mancanza di fiato sono rese particolarmente
insidiose dagli spruzzi provenienti dalla cascata. Lo spettacolo è
comunque eccezionale perché, per l’occasione, l’Ente gestore tiene aperte
le cascate.
A confessare
la verità, giunta in cima al sentiero avevo le gambe che spruzzavano acido
lattico da ogni poro (questa è la mia seconda mezza maratona e la
precedente l’ho corsa solo sette giorni fa), perciò ho tirato un sospiro
di sollievo quando la strada ha cominciato leggermente a scendere. Non era
però ancora finita, quasi dopo un chilometro il percorso imboccava un
sentiero sterrato che mi ha costretto a sorbirmi ancora circa quasi
quattro chilometri di salita anche se attraverso un paesaggio
meraviglioso.
Gli otto
chilometri rimanenti sono quasi tutti in discesa tranne gli ultimi nel
centro di Terni fino all’ingresso nel Campo Scuola dove è posto l’arrivo
di tutti i percorsi, 21, 10 e 2 km.
La
soddisfazione di aver concluso un’impresa impensabile poco più di un anno
fa, anche se sono arrivata ultima, è indescrivibile aumentata anche dalla
soddisfazione per gli ottimi risultati degli altri atleti della
Colfranculana.
Recuperate un
po’ di forze e tutti i gitanti, siamo ripartiti alla volta del lago di
Piediluco per il meritatissimo pranzo. Peccato che la pioggia ha rovinato
un po’ la giornata non permettendoci di ammirare appieno le bellezze di
questo lago e la montagna dell’Eco con la sua caratteristica forma di
largo cono.
Come in tutte
le gite che si rispettino abbiamo dimenticato di far salire sul pullman
una persona che è rimasta presso le cascate. Il tutto però si risolve
rapidamente e tutto prosegue come da programma.
E’ giunto
ormai il tempo di prepararci per il ritorno. Stanchi, indolenziti ed
assonnati riprendiamo i nostri posti sul pullman e ci concediamo un
meritato riposino.
Ma come una
pianta appassita che si rinvigorisce appena gli versi l’acqua, eccoci
pronti per i giochi di società (tombola) di Leo e successivo film
“palloso”.
Dopo circa
sette ore di viaggio siamo nei pressi di Oderzo, i ringraziamenti sono
d’obbligo alle persone che hanno organizzato il tutto ed alla bella
compagnia di persone allegre.
Ai
ringraziamenti generali aggiungo anche i miei promettendo che questa è
stata la mia prima esperienza di gita di più giorni e non sarà certamente
l’ultima.
Grazie alla
Colfranculana.
Sabina Torcelli
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