Bene
riuscito il breve viaggio organizzato dalla Confranculana nei giorni 4 e 5
novembre 2006.
Meta dell’itinerario Fussen, suggestivo centro turistico dell’Alta
Baviera, vicino al confine con l’Austria, e Monaco, capitale della Baviera
(Bayern), il più esteso dei sedici Lander della repubblica federale
tedesca.
La località di Fussen, a circa settanta chilometri dalla capitale, è
connessa alla presenza del più famoso dei vari castelli fatti costruire
nella regione dallo stravagante ed eccentrico Ludwig II° (1864-1886) di
Baviera, il castello di Neuschwanstein, “la rupe del nuovo cigno”, una
fantasmagorica costruzione in stile neogotico, eretta su uno sprone alto
965 metri, il cui interno decorato con stucchi e mosaici rappresenta le
leggende tedesche che ispirarono la musica di Wagner, grande amico del re
bavarese.
Anche se non è stato possibile visitare il castello poco distante dalla
cittadina, causa il limitato tempo a disposizione, la comitiva,
passeggiando per le sue pittoresche vie ed ammirando i suoi edifici
antichi, ha “assaporato l’atmosfera incantata” che il re seppe ricreare in
questo posto immerso nello splendido scenario delle Alpi Bavaresi,
inseguendo il sogno di Lohengrin, il mitico cavaliere che fece trascinare
la sua imbarcazione dai cigni.
La visita di Monaco, che con oltre un milione e trecentomila abitanti, è
la terza città tedesca dopo Berlino e d Amburgo, si lega alle molteplici
offerte che essa è in grado di offrire al turista di ogni età e di ogni
provenienza
Monaco è la città della birra e delle feste (l’Oktoberfest, il Fasching/Carnevale,
il mercato di Natale, “la festa della birra forte”, la festa dell’Opera),
segno di un popolo accogliente, cosmopolita, che sa comunque vivere con
passione ed entusiasmo le sue tradizioni.
Monaco è la città di incontri culturali ed artistici (vanta ben 49 tra
musei e collezioni, come tre celebri pinacoteche considerate le migliori
raccolte d’arte nel mondo).
Monaco è città di manifestazioni sportive di interesse internazionale
(Olimpiadi, campionati di calcio) che ne hanno profondamente rinnovato gli
aspetti architettonici ed urbanistici.
Il breve, ma intenso tour ha dato l’opportunità ai partecipanti di
cogliere questi variegati volti della città, dove la tradizione, la storia
e l’arte bene si coniugano con la modernità, lo sviluppo industriale e la
qualità dei servizi.
Nella storica birreria Hofbrauhaus, fondata nel 1583, divenuto il tempio
dell’Oktoberfest, la grande festa della birra, che risale al 1810 anno in
cui si celebrarono le nozze di Ludovico e Teresa di Sassonia, il gruppo di
gitanti con un boccale di birra in mano si è lasciato travolgere dalla
calda ed eccitante vita dell’immenso Biergarten, immaginando di
partecipare alla più famosa manifestazione popolare europea, durante la
quale ogni anno vengono consumati quasi sei milioni di litri di birra!
La passione degli abitanti di Monaco per la collezione è stata toccata con
mano durante la visita del Deutsches Museum, fondato nel 1903 e costruito
su di un isolotto del fiume Isar, che con le sue 55 are espositive
distribuite in sei piani di un immenso edificio, si può ritenere uno dei
più importanti complessi museali del mondo del suo genere. Davvero
sorprendente la meticolosa ricostruzione delle miniere nel piano
interrato; molto interessanti i padiglioni dedicati alle macchine motrici,
al volo, alla navigazione, ai giocattoli meccanici, alla lavorazione del
vetro, alla stampa; di grande effetto la ricostruzione della grotta di
Altamira! Un itinerario ricco di stimoli, attraverso il quale i visitatori
hanno potuto ripercorrere le tappe del lungo cammino della scienza e della
tecnica dalle origini ai nostri giorni.
La presenza di numerose piazze, palazzi e chiese nella “ città vecchia”,
un tempo circondata da mura e di cui rimangono tre porte di accesso (Isartor,
Sendlinger-tor, Karlstor), testimonia una storia densa di avvenimenti e di
personaggi, che a Monaco hanno concretizzato i loro sogni: il duca Otto
von Wittelsbach la scelse nel 1257 come sua residenza dando inizio ad una
dinastia che per oltre 650 anni governò la Baviera; il re Massimiliano I°
(1806-1824) e suo figlio Luigi I° (1825-1848), circondati da una folta
schiera di scienziati, pittori, scultori e musicisti, la trasformarono in
una nuova Atene; qui Hitler elaborò il programma del nazionalsocialismo
attuando il primo tentativo di assalto al potere.
La città durante la seconda guerra mondiale subì ben 75 attacchi aerei, il
più devastante fu quello del 25-26 aprile 1944, che distrussero o
danneggiarono gravemente tutti i suoi edifici.
Oggi, grazie ad un paziente lavoro di restauro, Monaco ha ritrovato lo
splendore di un tempo. Di questa bellezza la comitiva ha ammirato gli
esempi più noti e suggestivi. Ne ricordo alcuni: il Nimphemburg, il
seicentesco complesso di palazzi e giardini, residenza estiva dei
Wittelsbacher; l’elegante Maximilienstrasse aperta nel 1852 con bei
palazzi neoclassici e liberty; il Residenz, il sontuoso palazzo della
dinastia bavarese; la cattedrale tardogotica, simbolo della città con le
sue torri alte 99 metri; la splendida Marienplatz, il centro animato della
vita cittadina, una piazza decorata dalla colonna della Vergine,
dall’ottocentesco municipio neogotico, la cui torre conserva all’interno
il famoso carillon, con 43 campane e 36 figure in rame, che offre ai
turisti una originale rappresentazione. Ogni giorno in determinate ore si
attiva il meccanismo che consente di vedere due danze insieme: un torneo
e il ballo dei bottai in ricordo di due eventi storici accaduti nel XVI°
secolo.
L’elegante capitale non si caratterizza solo per forme compositive e
stili architettonici tradizionali, ma, proiettata verso la modernità, ha
saputo raggiungere negli ultimi decenni straordinari risultati in ambito
architettonico ed urbanistico, a partire dal 1972, anno in cui essa ha
organizzato la XX edizione di giochi olimpici dell’era moderna. E come non
rimanere stupiti di fronte al grande Parco Olimpico dominato dalla Torre
Olimpica di 290 metri; al tetto in acciaio e vetro, un’enorme ragnatela
che unisce il padiglione sportivo, la piscina e lo Stadio Olimpico; alla
nuova Allianz-Arena, uno stadio con una capacità ricettiva di 66.000
persone; al sorprendente Museo BMW, inaugurato nel 1973 con la forma di
quattro enorme cilindri collegato ad un edificio emisferico privo di
finestre, sede degli uffici centrali della nota industria automobilistica!
Un itinerario davvero interessante ed istruttivo, grazie al quale i
partecipanti hanno potuto cogliere lo spirito, la storia, le tradizioni,
il costume di una città e di una regione, che meritano comunque, in
futuro, una visita individuale o di gruppo più approfondita.
Un grazie vivissimo va agli organizzatori per questa bella iniziativa!
Una partecipante
Flavia Furlanetto
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