Gita a
Salisburgo
È sabato 5 novembre, sono le 4.50 e sto raggiungendo Colfrancui a velocità
lumaca perché non ci vedo molto : è buio, la nebbia è fitta e io ho sonno.
Dopo 20 minuti arrivo a destinazione. Mentre aspettiamo gli ultimi
ritardatari, nel fondo corriera qualcuno cerca il posto più comodo, date
le gambe lunghe. Finalmente, alle 6.00 si parte! Dopo i primi dieci
minuti d’euforia, le luci cominciano a spegnersi una ad una ….il silenzio
cala mentre la corriera naviga sicura sull’asfalto lucido. Mentre qui in
fondo ronfiamo, Mapo parla. Mah! Ai primi chiarori raggiungiamo Tarvisio e
poi il confine, oltre il quale ci fermiamo a fare colazione. Il tempo
migliora ed esce il sole. Il paesaggio è assolutamente splendido. Elves
vuole rubare una mucca e nasconderla nel bagagliaio. L’illusione si spegne
quando usciamo da una galleria lunga qualche chilometro:
nebbia…pioggia….Pareva troppo bello con il sole.
Alle 11
circa arriviamo ad Hallein….piove e c’è un po’ d’aria, ma muniti
d’ombrello (per chi non lo ha dimenticato) camminiamo un po’ per le vie
della città….E’ bello notare come, mentre noi eravamo con sciarpe e
giubbotti, gli austriaci giravano solo con i maglioni, e qualcuno pure con
le maniche corte….. Percorriamo le strade in branco davanti a impassibili
automobilisti locali.
Chissà se
pensano:<<I soliti terroni!>>
Altri
dieci minuti di corriera ed arriviamo a Salzplatz, dove ci fermiamo a
mangiare.
Qualcuno
qui in fondo reclama il vino… ma pazienza .Verso l’una e mezza ci avviamo
verso l’edificio d’entrata dove ci aspettano delle tute bianche da
minatore. Non è uno scherzo: senza tute non si entra.
Una
volta fatta la foto di gruppo, il trenino da miniera ci attende….tutti
stretti uni agli altri, ci addentriamo nella miniera di salgemma.
Preceduti dalla guida, ci aspetta un favolosa esplorazione. Una
passeggiata tra le gallerie illuminate alla bell’e meglio, qualche
simpatico filmato, finchè raggiungiamo il lago salino, una vera bellezza
da ammirare sotto l’effetto luminoso accompagnato da un sottofondo
musicale suggestivo. Ma il divertimento maggiore sono stati gli scivoli,
un tempo usati per trasportare i blocchi del sale e oggi convertiti in
giochi. Qui i più piccoli, fatta una prima volta la discesa risalendo le
scale si sono concessi il bis. Qualche minuto ancora e il percorso è
finito….ecco che arriva il trenino che ci riaccompagna verso l’uscita,
dove pioggia e un po’ di vento ci aspettano.
Raggiungiamo, poco lontano, la “città celta” una ricostruzione di un
villaggio dell’Età del ferro. Divertente è vedere Simone che ride di gusto
al parlare del pupazzo. Tutti in corriera e via, in direzione Salisburgo.
L’autista ci pilota davanti all’albergo. Scarichiamo i bagagli nelle
camere e poi ci avviamo verso il centro ad esplorare la città. Dopo cena
ci ritorniamo alla ricerca di una birreria, che troveremo solo dopo una
mezz’ora, questo grazie a Leo che ha iniziato l’impresa di chiedere
informazioni (in quale lingua non l’ho capito) conclusasi però con l’aiuto
di Fiorella. Soddisfatti della birra, chi non l’ha bevuta un po’ meno,
siamo ritornati in albergo dove il cuscino ci ha rapito fino alle sette
del mattino. Gli intenzionati alla corsa della domenica mattina…per questa
volta ci hanno rinunciato….sarà forse stato l’avventura (a noi ancora
sconosciuta) per le strade della città fino alle due del mattino?! Mah!!!
La
domenica mattina conosciamo la nostra guida, che ci accompagna per le vie
della città, e c’informa molto accuratamente sulla storia dei luoghi più
importanti.
Pomeriggio
in libera uscita. Qualcuno ha seguito Elves al museo archeologico
“Carolino Augusteo”, sulla cultura Celta Era così entusiasta di visitarlo
che per dispetto gli austriaci lo hanno tenuto chiuso. C’è chi ha
seguito, come me, Eugenio e Fiorella alla fortezza di Hohensalzburg, dove,
nei meandri del luogo, abbiamo perso Simone e Moreno. Ci siamo detti :
<Se arriveranno in ritardo torneranno a casa…in treno.> Corse
all’acquisto dei souvenir.
( come
resistere?) e poi tutti in corriera. Alle cinque partiamo per Colfrancui.
Qualcuno si appisola, qualcuno canta, altri si scervellano in giochi
psicologici, altri nello scrivere cartoline. Dopo una sosta all’Autogrill,
ci aspetta, con ricchi premi, la tombola, per la cronaca vinta da uno
degli organizzatori…Fiorella. In fondo qualcuno sospetta il complotto.
Proseguiamo il viaggio deliziati
dai cioccolatini (le palle di Mozart per l’esattezza, prelibatezza famosa
nel mondo ) che distribuisce la più piccola del gruppo, Carolina. Dopo una
storia di draghi e castelli, raccontata da Elves, (di cui ho perso un
pezzo…. SCUSA ma mi ero un momento appisolata), vi è stata la
proposta di gioco “mentale” : indovinare i titoli dei film, abbandonato
per mancanza di qualsiasi assenso….(troppo impegnativi per l’ora).
Alle 22.30 circa la
corriera si ferma: siamo arrivati a destinazione. Un po’ mi dispiace e,
anche se il tempo non è stato dei migliori, la compagnia e l’allegria di
questo gruppo l’ha comunque resa bella e divertente. Che dire…grazie e
arrivederci alla prossima.
Elisabetta
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