La nostra prima gara sociale.
Tutto iniziò per
caso, erano i primi di ottobre ed un cartellone sulla
vetrina di un negozio ci indicava l'inizio del corso di presciistica
organizzato dalla Colfranculana. Perché non approfittarne visto che
durante
la stagione invernale la montagna l'avremmo comunque frequentata o con lo
sci da discesa o con le ciaspole e perché no, magari imparando un po' di
fondo!
Essendo da non molto residenti opitergini, la nostra conoscenza della
Colfranculana era limitata a due partecipazioni durante l'anno alle
marcette
organizzate dalla società, quindi la prima serata del corso di
presciistica
eravamo un po' titubanti.come normale non conoscevamo nessuno, stavamo un
po' per le nostre, ma tempo qualche lezione già iniziavamo a sentirci
parte
di un gruppo!
Una sera entrando in palestra, il nostro "Presidente" Beppi (sempre
presente
e sempre in gamba!) mi chiese se ero una
sciatrice e se no, perché non iniziare visto che avevo il fisico giusto
per
farlo! Sono bastate queste parole che da
quel momento tutti si sono dati da fare, inizialmente Giuliano e Beppi, ma
con il tempo, molti altri sciatori della
società, che approfitto per ringraziare (cito alcuni nomi, Leo, Stefano,
Antonella e Eugenio, Lucia e Erica, e se mi
sono dimenticata qualcuno non prendetevela. Con i nomi sono una frana non
me
li ricordo tutti) per far si che imparassi a sciare. Non è stato poi così
difficile, qualche base ce l'avevo già da quando ero
piccola, ma avere un gruppo di persone che
cercava sempre di correggermi, di darmi consigli e di spingermi a fare è
stato fondamentale.
Tutto questo mi ha permesso di partecipare alla gara sociale con una
motivazione in più, sicuramente salire sul podio
mi sarebbe piaciuto, ma non immaginavo proprio che sarei arrivata seconda!
Forse avrei potuto dare di più alla gara, ma una volta che mi sono resa
conto che ero seconda, per me era già tanto.mi
sono adagiata.mi bastava! E poi le cose vanno fatte con calma, mai
bruciare
le tappe!
Anche Massimo, il mio ragazzo, con un po' più calma, sta imparando, ha
fatto
il corso di fondo in Piancavallo (organizzato dalla società), ed anche
lui,
come me, è stato seguito da Giuliano (il dispensatore ufficiale di
consigli.
chiunque becca per la pista è una sua preda). Le difficoltà per uno che
inizia da zero non sono poche, ci vuole un po' di equilibrio e soprattutto
tanta pazienza e costanza, allenarsi con semplici esercizi, concentrarsi
su
come vengono
appoggiati gli sci sulla neve e far scivolare gli sci.sembra una cosa
banale, ma seguendo Massimo, mi sono resa conto che tendeva più a
camminare
che a sciare (è principalmente la paura di non riuscire a mantenere
l'equilibrio spostando
il baricentro del corpo).
A parte queste difficoltà anche lui ha partecipato alla gara sociale, con
un
ottimo risultato!
Per chiunque volesse avvicinarsi al sci di fondo, non potrei che
consigliargli di appoggiarsi al Sci Fondo La Mutera!!!!
Eva e Massimo
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