Sabato 1 ottobre 2016
Anche quest’anno La Colfranculana ha organizzato (e pure finanziato) la “Lucciolata” di Colfrancui.
Tra noi organizzatori di lunga data c’è dibattito sulle edizioni di questa camminata in notturna. Quella di sabato 1 ottobre è stata la 32° edizione o la 29°? Oppure, come sostengono alcuni veterani, le edizioni sono più di 32?
Neanche una visita all’ archivio della Via di Natale, nella casa- albergo che affianca il CRO di Aviano (PN), è stata risolutiva. Poco male. Chi scrive ricorda che le prime edizioni di questa marcia serale alla luce delle fiaccole si sono tenute a Oderzo per 3 o 4 anni. L’organizzazione era curata non solo da noi della Colfranculana ma anche dagli Amici di Lutrano e, mi pare, dalle Acli. Non un gran successo, eh! Nonostante ciò La “Via Di Natale” ha effettuato un “gemellaggio” con la comunità di Oderzo. (scommetto che questo non lo sapevate)
In seguito abbiamo spostato la manifestazione a Colfrancui, dove di svolge ancor oggi – e si svolgerà per molto tempo ancora. Quella di Colfrancui è una delle tantissime “Lucciolate” che si tengono nel Veneto e in Fiuli V.G. La prima “Lucciolata” mi pare si sia svolta nel pordenonese prima del 1980. Lo scopo di quell’ evento era duplice: 1) sensibilizzare i cittadini e i governanti sui temi della salute e delle lotta alle malattie 2) raccogliere fondi da destinare alle strutture sanitarie in prima linea nella lotta ai tumori.
Qualche anno dopo (la faccio breve) grazie a impetuose correnti di opinione sorse il CRO di Aviano. Nel frattempo era nata “La Via Di Natale”: un’Onlus pordenonese ante litteram che si proponeva di aiutare in modo concreto il CRO con le “Lucciolate” e altre iniziative benefiche. A una delle primissime partecipò anche un gruppo della Colfranculana, che poi importò l’iniziativa nell’opitergino. Ě una piccola soddisfazione ricordare che è stato il mondo delle marce e del podismo a costituire l’humus da cui sono nate le “Lucciolate”.
Nei primi tempi le somme raccolte venivano impiegate in modo molto pratico, ad esempio per l’acquisto di macchinari utili al neonato CRO o per borse di studio. In cambio dei medici venivano per i paesi sede delle “Lucciolate” per tenere delle conferenze sulla prevenzione e lotta alle malattie oncologiche. A Colfrancui, per dire, vennero una volta i dottori Galligioni e Quaia per parlare (incisivamente) di fumo, alcolismo, alimentazione, inquinamento…. .
In seguito la “Via Di Natale” si diede un compito impegnativo: realizzare una grande struttura di accoglienza e sollievo che si affiancasse al CRO. Quasi utopistico, vero? Eppure questo hospice esiste da circa 20 anni e ha ospitato finora decine di MIGLIAIA di persone . Oggi le circa 200 “Lucciolate” che si svolgono fra Friuli e Veneto raccolgono i fondi che servono a mantenere in efficienza questa casa- albergo.
Quest’anno la Lucciolata di Colfrancui ha avuto un discreto successo: quasi 100 persone hanno vinto la pigrizia, l’ignavia e la tirchieria e sono venuti alla manifestazione. Spiace notare che molti altri che avrebbero potuto essere con noi, hanno fatto altre scelte. Li staneremo per la prossima “Lucciolata”. Parola.
Elves D.V.