Ottobre 2016
E così Cesarina ci ha lasciato. Si è allontanata con discrezione, senza clamore, quasi per non creare confusione. (Credo che a lei la confusione non sia mai piaciuta). In qualche modo ci aveva avvertito, ma il contraccolpo lo abbiamo sentito tutti. Ad un certo punto infatti aveva cominciato a non stare bene. Chi scrive, tuttavia, non moltissimo tempo fa ci ha parlato nel suo salotto. Ě stata una conversazione ricca di sorrisi, sorrisi che restano in memoria.
Qualche giorno dopo la cerimonia di commiato le emozioni e riflessioni sul vuoto che lascia sono ancora ben presenti; non basta qualche riga a colmare questo vuoto. Cesarina è stata una delle artefici della Colfranculana non solo a livello organizzativo e progettuale ma anche nella dimensione operativa. Moltissimi i luoghi che ha vissuto da podista portandovi con eleganza il nostro marchio e altrettanti i pendii montani che l’hanno vista sciatrice e trekker. A questo punto non si può evitare un riferimento alle sue vicende di viaggiatrice non banale in Italia e nel mondo. In ogni occasione manteneva socievolezza, razionalità e diplomazia, trovando sempre la parola giusta al momento giusto. Va ringraziata (anche) per queste lezioni di stile.
Mi piace pensare che anche quando ha iniziato ad avere difficoltà di salute importanti abbia comunque avuto la possibilità di sognare, di rifugiarsi nella libera dimensione del sogno. La poesia qui sotto (in realtà un adattamento) dovrebbe in qualche modo esprimere questa dimensione.
Elves D.V.
Sogni
Quando sono nei miei sogni dipingo come Giotto.
Parlo correntemente il greco e non solo con i vivi.
Guido l’automobile, che mi obbedisce, pronta.
Scrivo con talento, dei gran bei poemi.
E sareste sbalorditi dal mio virtuosismo al pianoforte.
Nei miei sogni odo voci non peggio di autorevoli medium.
Volo da sola come si deve, come una rondine.
Cadendo da un tetto mi adagio dolcemente sul verde.
Mi rallegro di sapermi sempre svegliare prima della fine.
Non mi lamento: sono riuscita anche a trovare l’Atlantide.
In sogno non ho difficoltà a respirare sott’acqua.
Allo scoppio della guerra mi giro sul fianco preferito.
Sognando ho visto, una volta, due soli.
E anche un pinguino, con la massima chiarezza.